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Venerdì 09 Settembre 2022
Viene privatamente inaugurato il Parco nazionale d'Abruzzo
Il 9 settembre 1922 a Pescasseroli (L'Aquila) viene inaugurato privatamente il parco d'Abruzzo, un'area tutelata di 12.000 ettari presa in affitto da associazioni ambientaliste, che già da alcuni anni speravano in un intervento governativo per proteggere la flora e la fauna dell'alta valle del fiume Sangro. Il riconoscimento dello Stato arriva solo 1'11 gennaio 1923, con un apposito decreto regio che aggiunge 6.000 ettari di terreno protetto a quelli originari. L'idea del parco nasce nel 1907 quando lo zoologo Alessandro Ghigi lancia l'idea di un parco nella zona, praticamente in contemporanea a Pietro Romualdo Pirotta, botanico dell'Università di Roma. Ma la realizzazione definitiva si deve soprattutto all'intervento di Erminio Sipari, rampollo di una famiglia nobile pescasserolese, cugino di Benedetto Croce, eletto in Parlamento nelle liste del partito radicale per il collegio di Pescina (L’Aquila) dal 1913 al 1924. La sua idea di parco, quella vincente, rappresenta un connubio tra tutela della natura e sviluppo turistico della zona. Dopo diversi anni di inutili tentativi, il 2 ottobre 1921 l'associazione "Pro montibus" chiede in affitto i primi 500 ettari al comune di Opi (L’Aquila). Il 25 novembre 1921 viene costituito l'Ente autonomo Parco nazionale d'Abruzzo, e nei primi mesi del 1922 i contratti con i Comuni si allargano ad altri sei paesi: Civitella Alfedena (L’Aquila), Pescasseroli, Villavallelonga (L’Aquila), Lecce nei Marsi (L’Aquila), Gioia dei Marsi (L’Aquila) e Bisegna (L’Aquila). Attualmente il parco si estende su un territorio di 50.000 ettari (oltre a 100.000 ettari di Area Contigua esterna), è situato nel cuore dell'Appennino centrale, a cavallo tra Abruzzo, Lazio e Molise e a uguale distanza tanto dal mare Adriatico che dal Tirreno.
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